Qualche anno fa, ho intrapreso un percorso di sviluppo personale con un life e business coach. È stato un viaggio intenso, durato un anno e mezzo, che mi ha cambiata profondamente. Non avevo un obiettivo chiaro all’inizio, ma ho scoperto che il vero punto di partenza è imparare a guardare la realtà con prospettive diverse.
Il coaching non è una soluzione preconfezionata, ma un percorso che aiuta a trovare la strada più adatta a te. Il mio coach non mi ha insegnato nulla, ma mi ha dato “occhiali diversi” per vedere ciò che prima mi sfuggiva. Questo simbolo, l’occhiale, rappresenta ancora oggi la mia visione del coaching: un processo che ti aiuta a esplorare nuovi percorsi e a superare blocchi, personali o professionali.
Anche per le aziende, il coaching può fare la differenza. Spesso, immerse nella quotidianità, le organizzazioni faticano a definire obiettivi e strategie. È qui che il coaching, supportato da modelli come il GROW, può aiutare a tracciare la strada: identificare la meta, capire il punto di partenza, valutare le alternative e agire.
Perché le domande giuste sono fondamentali
Le domande sono il cuore del coaching. Farsi o ricevere le domande giuste, poste nel modo corretto, può cambiare il percorso di una persona o di un’azienda. Se siamo il risultato delle domande che ci poniamo, allora fare chiarezza è il primo passo per raggiungere qualsiasi obiettivo.
Il mio approccio
Nel coaching non percorro la strada al posto tuo, ma ti aiuto a trovarla. Ti accompagno nella scoperta delle tue risorse, dei tuoi obiettivi e del tuo potenziale. Che si tratti di superare un blocco personale, di definire una strategia aziendale o di affrontare un cambiamento, il mio obiettivo è ispirarti a trovare la tua strada.