Di recente ho deciso di mettere da parte i soliti libri di crescita personale per immergermi in un romanzo, convinta che sarebbe stata una lettura più “leggera”. Ho scelto “Una vita non basta” di Enrico Galiano e, alla fine, mi sono resa conto che di semplice non aveva nulla.
Per chi non conoscesse Galiano, è uno di quei professori che lasciano il segno: nel 2020 il Sole 24 Ore lo ha inserito tra i 10 docenti più influenti d’Italia, e non a caso viene spesso paragonato al carismatico insegnante de “L’attimo fuggente”. Dopo aver visto uno dei suoi interventi ai TEDx, si capisce perché sia diventato un punto di riferimento non solo per gli studenti, ma anche per molti adulti.
Alla fine della lettura, non nego di essermi commossa. Il romanzo, incentrato sulla storia di un adolescente, colpisce su tanti livelli. Come mamma, mi ha fatto riflettere su quanto spesso siamo impegnati a “insegnare” o “educare” i nostri figli, dimenticando di ascoltarli davvero. Non solo le parole – che a volte non ci lasciano nemmeno sentire – ma anche i silenzi e le azioni che raccontano tanto di loro. Spesso ci dimentichiamo com’eravamo alla loro età, le incertezze, i sogni, le domande che ci tormentavano.
Come adulta, il libro mi ha toccata ancora più profondamente. Mi ha fatto realizzare che molte delle incertezze dell’adolescenza sono ancora lì, solo nascoste sotto strati di responsabilità e aspettative. E con esse, ho perso anche un po’ di quell’impulsività e di quella forza che ti spingeva a rialzarti ogni volta.
Il messaggio del professor Bove al protagonista, Teo, è potente: “Quando desideri qualcosa, fai come il colibrì. Non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.” È una lezione che vorrei trasmettere a mio figlio. Insegnargli che nella vita non ci sono solo punti, né solo virgole. Esistono anche i punti e virgola, momenti in cui qualcosa finisce, ma tutto può ricominciare.
Ma questa non è solo una lezione per i giovani. È una verità che vale anche per noi adulti. Una vita, come dice il professor Bove, non basta per rispondere a tutte le domande, né per realizzare tutti i nostri sogni. Eppure, proprio in questo sta la bellezza: imparare a cadere, a rialzarsi, a continuare a scrivere la nostra storia.
Forse una vita non basta, ma di certo è abbastanza per provare, sbagliare, sognare e ricominciare.