Capita spesso che, improvvisamente, ci siano dei termini che diventano ricorrenti. Termini che, probabilmente, non avevamo mai sentito prima ma che diventano poi parte del nostro vocabolario.
Uno di questi, sicuramente, è Ikigai, un termine che viene da lontano, dal Giappone composto da due particelle “iki” – vivere – e “gai” – ragion d’essere, scopo.
Quindi con Ikigai intendiamo proprio l’idea di vivere un’esistenza ricca di significato.
Quando ho iniziato a sentire sempre più spesso parlare di Ikigai mi è tornato alla mente un concetto che avevo incontrato durante un corso e che mi aveva colpito molto: quello del “perché” e, più precisamente del “tuo perché”, del “perché fai quello che fai?”
Sembra uno scioglilingua, lo so, ma fondamentalmente l’Ikigai è esattamente questo: scoprire qual è la leva che ti fa svegliare ogni mattina e quali sono quelle cose che ti piace fare.
Si tratta di un concetto legato a un’energia vitale perché se fai quello che ami, percepisci il senso profondo della vita e conosci il tuo scopo, il tuo entusiasmo ed energia saranno maggiori e saranno un vero e proprio motore per realizzare quelli che sono i tuoi progetti.
Tutti noi abbiamo un Ikigai. Quando lo troviamo, diventa una bussola che ci guida nella nostra vita ma nella ricerca del proprio Ikigai è importante focalizzarsi solo su quello a cui si tiene davvero.
Trovare il proprio Ikigai permette di capire anche dove vogliamo andare e a cosa vogliamo dedicarci davvero.
Come dice l’autrice del libro Ikigai, il Metodo giapponese, Bettina Lemke, a cosa serve conoscere il senso della nostra esistenza se non facciamo che correre senza sosta da una scadenza all’altra, anticipando mentalmente le successive, guardando il cellulare ogni due minuti e lasciandoci dettare il nostro ritmo interiore dalla cadenza dei messaggi?
Prima di addentrarci nelle domande utili per lavorare sul proprio Ikigai ti chiedo di fare con me un gioco.
Prendi un foglio e disegna quattro cerchi concentrici
Prima di addentrarci nelle domande utili per lavorare sul proprio Ikigai ti chiedo di fare con me un gioco.
Prendi un foglio e disegna quattro cerchi concentrici.

Per rendere tutto più visibile ho usato quattro colori diversi.
Ti consiglio di disegnare cerchi abbastanza ampi, di modo tale da poter avere tanto spazio per inserire le cose che ti verranno in mente.
Prima di iniziare a scrivere, vediamo COSA indicano i quattro cerchi:
Cerchio viola: indica quello che amiamo fare. Sono quelle cose che ci fanno sentire soddisfatti e appagati, che facciamo con un sorriso e che ci danno emozione. Sono le cose che ci ispirano e che ci entusiasmano.
Cerchio verde: quello che sappiamo fare bene. Pensiamo ai nostri pregi, alle decisioni migliori e ai progetti che sono riusciti bene.
Cerchio blu: quello per cui siamo pagati o per cui potremmo essere pagati. Non solo quello che oggi ci viene riconosciuto economicamente, ma anche quello che potrebbe essere diventare una fonte di reddito, senza però limitarsi agli aspetti legati alla nostra attività o professione. Cerchio giallo: di cosa ha bisogno il mondo. Pensate a cosa potrebbe migliorare il mondo che vi circonda, quello che osservate ma anche le esigenze degli altri che ascoltate.
Adesso che abbiamo visto cosa significano i quattro cerchi dobbiamo capire cosa inserire in ogni cerchio: nei prossimi articoli andremo nel dettaglio di ogni cerchio, per pensare più in profondità a quello che possiamo inserire.
Per adesso limitiamoci ad inserire quello che ci viene in mente… di getto.
Vediamo insieme come compilarlo:
- Prima di tutto pensa a concetti o parole/frase che si collegano a quello che vorremmo scrivere. Ad esempio, se amo creare delle presentazioni efficaci per i miei clienti scriverò semplicemente “Presentation Design”.
- Parti dal cerchio che ti sembra più semplice e intuitivo: ti permetterà di iniziare a far defluire i pensieri. Non è necessario focalizzarsi sul singolo cerchio, lascia che i pensieri, le immagini, le idee scorrano libere.
- Dopo aver identificato le parole/frasi e aver identificato a quale area del grafico appartengono cerca la posizione giusta all’interno dei campi: pensa infatti a quelle parole che si trovano più vicino alle varie intersezioni. Tornando all’esempio di prima: Presentation Design per me andrà nell’intersezione fra il cerchio viola, quello verde e quello blu.
- Evita di utilizzare un sistema di annotazione troppo statico. Mi spiego meglio: può essere che di getto inserisca una parola nel cerchio viola e solo in un secondo momento rifletto sul fatto che si tratta di qualcosa di cui il mondo ha bisogno, che migliora l’esistenza di altre. Se ho scritto a penna indelebile non posso poi fare nessuna modifica mentre sono ancora in fase di riflessioni. Il mio suggerimento è usare una matita oppure dei piccoli post-it che potrai attaccare e staccare.
- Prenditi il tempo e lo spazio giusto per fare questo lavoro: scegli un momento in cui puoi rilassarti, quando intorno a te c’è un’atmosfera di quiete e relax.
- Scegli come fare questo esercizio seguendo anche le tue preferenze: ami lavorare con le immagini e sei una persona visiva? Bene, via le parole e spazio alle immagini! Non c’è un modo o uno strumento giusto o sbagliato. C’è…il tuo!
Com’è andato questo esercizio? Hai iniziato a trovare qualcosa che somigli al tuo Ikigai?
Mi piacerebbe saperne di più! Condividi con me i tuoi risultati e potremo parlarne insieme
e scoprire nuove sfumature del tuo ikigai!
Alla prossima.
